Il cancro è la malattia più mortale sul nostro pianeta (muiono di tumore, circa 9 milioni di persone all'anno), per questo si spendono milioni di dollari, euro e sterline per la ricerca medica, al fine di trovare una cura che possa ridurre gli alti tassi di mortalità.
Ma esisteva nell'antica Cina già una cura: l'Artemisia Annua nota come "erba magica" e fino al 2010 completamente ignorata dalla comunità medica occidentale!.
L'Artemisia Annua veniva già usata nella medicina cinese tramite decotto di questa erba; che permetteva di estrarre l'artemisinina , già allora utilizzata come potente
rimedio antimalarico e come cura efficace nella lotta contro il cancro; poichè riduceva le cellule tumorali (nel
polmone del 28% secondo quanto riporta Spirit Science and Metaphysic ).
Oggi il suo estratto concentrato (artemisinina)
in combinazione con il ferro è in grado di distruggere il cancro;
questo perché quando si aggiunge il
ferro la sostanza riesce a riconoscre le cellule tumorali infettate,
attaccandole selettivamente e lasciando quelle sane intatte.
Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l'Università
della California, hanno dichiarato: "In generale i nostri risultati
mostrano che l'artemisinina ferma il fattore di trascrizione 'E2F1' e
interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che
significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del
cancro".
Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni l'artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione delle cellule del cancro al seno del 75% dopo appena 8 ore, e uno di quasi 100% dopo appena 24 ore.
L'artemisina oggi è estratta dalla sola multinazionale Sanofi per via semisintetica per la cura della malaria
Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni l'artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione delle cellule del cancro al seno del 75% dopo appena 8 ore, e uno di quasi 100% dopo appena 24 ore.
L'artemisina oggi è estratta dalla sola multinazionale Sanofi per via semisintetica per la cura della malaria
Proprietà
Era già nota nel mondo greco-romano per la sua efficacia in caso di
convulsioni, può essere usata con buone speranze per le crisi di
epilessia ha effetti diuretici, febbrifughi, vermifughi e qualità
antisettiche.
Principi attivi : olio essenziale, il glucoside dolce absitina, resine e acidi organici vari, tannini.
I Risultati in Specifico
Qui segue l'estratto che spiega ampiamente le ultime scoperte è tratto da: http://www.drclarkinfocenter.com/ita/products_devices/vitamins/wormwood.php :
Due biochimici dell’Università di Washington hanno scoperto nella medicina popolare cinese un rimedio potenzialmente molto promettente nel trattamento del cancro. Il Prof. Henry Lai e il suo assistente Prof. Narendra Singh hanno esaminato la straordinaria efficacia delle proprietà chimiche di un derivato dell’assenzio sulle cellule tumorali del seno. Uno studio menzionato nella nuova edizione del Life Sciences descrive come questa sostanza praticamente uccide entro 16 ore tutte le cellule tumorali del seno umano.
Il Prof. Lai dice: “si direbbe che non solo funzioni ma lo fa selettivamente”. E aggiunge: “E’ altamente tossico per le cellule tumorali del seno, ma a quelle normali ha solo un effetto negligente.”
La combinazione Artemisinin, non è niente di nuovo, a quanto pare veniva usata già migliaia d’anni fa, estraendola dalla pianta Artemisia annua L., comunemente conosciuto come Assenzio, in modo da combattere la malaria. Con il tempo questo trattamento è andato nel dimenticatoio.
Venne riportato alla luce negli anni settanta, ricercando antiche ricette contro la malaria, e attualmente il suo uso è diffuso in Asia e in Africa per combattere le malattie trasmesse dalle zanzare.
La combinazione aiuta a tenere sotto controllo la malaria, dato che reagisce con l’alto contenuto di ferro nei parassiti della malaria. Quando l’Artemisinin è a contatto con il ferro, avviene una reazione chimica, la quale libera delle particelle cariche, denominate “radicali liberi”.
Questi attaccano la membrana delle cellule, distruggendola in modo che i singoli parassiti muoiono. E’ da circa sette anni che il Prof. Lai sostiene che questo procedimento dovrebbe funzionare anche con le cellule tumorali.
Il prof. Lai spiega: “le cellule cancerogene necessitano di tanto ferro per la riproduzione del DNA nella divisione cellulare”. Aggiunge: “ Per questo motivo, la concentrazione di ferro è più elevata nelle cellule tumorali che in quelle normali. Quando abbiamo iniziato a capire il funzionamento del Artemisinin, mi sono chiesto, se potevamo usare questa conoscenza per sconfiggere le cellule tumorali.” Lai ha sviluppato un metodo possibile e ha cercato degli sponsor.
Alla fine è riuscito ad ottenere un sostegno finanziario dall’Associazione Cancro al Seno di San Francisco. Intanto, l’Università di Washington ha brevettato le sue idee.
Le idee secondo Lai e Singh consistono nel sovraccaricare le cellule tumorali con del ferro, in modo da poterle poi uccidere selettivamente con l’Artemisinin. Onde poter accumulare più ferro possibile, era necessario avere un gran numero di recettori di transferrina, i quali facilitano l’entrata di ferro nelle cellule. Le cellule tumorali del seno non fanno eccezione. Hanno 15 volte più recettori di transferrina che le cellule normali.
Nello studio preliminare, i ricercatori esponevano sia le colture delle cellule tumorali del seno che quelle normali, all’olotransferrina ( lega con i recettori di transferrina in modo da trasportare il ferro alle cellule), al diidroartemisinin (una variante dell’artemisinin idrosolubile), ed a una combinazione delle due.
Esposte a una sola sostanza, l’effetto era nullo, esposte a due sostanze l’effetto era leggero.
A quelle esposte prima all’olotransferrina e poi al diidroartemisinin, l’effetto era invece notevole. Solo il 25% delle cellule cancerogene erano rimaste dopo 8 ore.
Invece, dopo 16 ore dall’esposizione, la maggioranza delle cellule cancerogene erano state eliminate.
Uno studio precedente inerente le cellule della leucemia ha ottenuto dei risultati ancora più sorprendenti. Entro 8 ore, la maggioranza delle cellule cancerogene erano state eliminate.
Una possibile spiegazione potrebbe essere l’alta concentrazione di ferro nelle cellule della leucemia. “Hanno la più alta concentrazione di tutte le cellule cancerogene”, spiega Lai. “ Le cellule della leucemia possono contenere 1000 volte più ferro delle cellule normali.
Il prossimo passo sarà l’esperimento sugli animali. In misure minime, questi esami sono già stati eseguiti. In uno studio precedente, un cane con un cancro alle ossa, in una misura tale che impediva al cane di camminare, ha avuto una guarigione completa entro cinque giorni. Comunque, degli studi più profondi andrebbero eseguiti.
Se questo procedimento adempirà le aspettative, rivoluzionerà il trattamento di alcuni tipi di cancro, dice Lai. La meta sarebbe di arrivare ad un trattamento che si possa fare a casa e per via orale.
Lai dice: “Sarebbe molto facile e le nostre ricerche potrebbero consentirlo”.
Un altro vantaggio sarebbero i costi – un prezzo molto a buon mercato di $ 2 per dosaggio. E grazie alle migliaia di persone che hanno già provato l’Artemisinin per il trattamento contro la malaria, possiamo dire che abbiamo abbastanza prove per dimostrare che l’Artemisinin è senza effetti collaterali.” Qualunque cosa succeda, una parte della lode va ai naturopati sconosciuti di altri tempi . “ La cosa più straordinaria, è che i cinesi l’avevano adoperato già dai tempi remoti”, dice Lai. “ Noi gli abbiamo solo dato una nuova applicazione"
Due biochimici dell’Università di Washington hanno scoperto nella medicina popolare cinese un rimedio potenzialmente molto promettente nel trattamento del cancro. Il Prof. Henry Lai e il suo assistente Prof. Narendra Singh hanno esaminato la straordinaria efficacia delle proprietà chimiche di un derivato dell’assenzio sulle cellule tumorali del seno. Uno studio menzionato nella nuova edizione del Life Sciences descrive come questa sostanza praticamente uccide entro 16 ore tutte le cellule tumorali del seno umano.
Il Prof. Lai dice: “si direbbe che non solo funzioni ma lo fa selettivamente”. E aggiunge: “E’ altamente tossico per le cellule tumorali del seno, ma a quelle normali ha solo un effetto negligente.”
La combinazione Artemisinin, non è niente di nuovo, a quanto pare veniva usata già migliaia d’anni fa, estraendola dalla pianta Artemisia annua L., comunemente conosciuto come Assenzio, in modo da combattere la malaria. Con il tempo questo trattamento è andato nel dimenticatoio.
Venne riportato alla luce negli anni settanta, ricercando antiche ricette contro la malaria, e attualmente il suo uso è diffuso in Asia e in Africa per combattere le malattie trasmesse dalle zanzare.
La combinazione aiuta a tenere sotto controllo la malaria, dato che reagisce con l’alto contenuto di ferro nei parassiti della malaria. Quando l’Artemisinin è a contatto con il ferro, avviene una reazione chimica, la quale libera delle particelle cariche, denominate “radicali liberi”.
Questi attaccano la membrana delle cellule, distruggendola in modo che i singoli parassiti muoiono. E’ da circa sette anni che il Prof. Lai sostiene che questo procedimento dovrebbe funzionare anche con le cellule tumorali.
Il prof. Lai spiega: “le cellule cancerogene necessitano di tanto ferro per la riproduzione del DNA nella divisione cellulare”. Aggiunge: “ Per questo motivo, la concentrazione di ferro è più elevata nelle cellule tumorali che in quelle normali. Quando abbiamo iniziato a capire il funzionamento del Artemisinin, mi sono chiesto, se potevamo usare questa conoscenza per sconfiggere le cellule tumorali.” Lai ha sviluppato un metodo possibile e ha cercato degli sponsor.
Alla fine è riuscito ad ottenere un sostegno finanziario dall’Associazione Cancro al Seno di San Francisco. Intanto, l’Università di Washington ha brevettato le sue idee.
Le idee secondo Lai e Singh consistono nel sovraccaricare le cellule tumorali con del ferro, in modo da poterle poi uccidere selettivamente con l’Artemisinin. Onde poter accumulare più ferro possibile, era necessario avere un gran numero di recettori di transferrina, i quali facilitano l’entrata di ferro nelle cellule. Le cellule tumorali del seno non fanno eccezione. Hanno 15 volte più recettori di transferrina che le cellule normali.
Nello studio preliminare, i ricercatori esponevano sia le colture delle cellule tumorali del seno che quelle normali, all’olotransferrina ( lega con i recettori di transferrina in modo da trasportare il ferro alle cellule), al diidroartemisinin (una variante dell’artemisinin idrosolubile), ed a una combinazione delle due.
Esposte a una sola sostanza, l’effetto era nullo, esposte a due sostanze l’effetto era leggero.
A quelle esposte prima all’olotransferrina e poi al diidroartemisinin, l’effetto era invece notevole. Solo il 25% delle cellule cancerogene erano rimaste dopo 8 ore.
Invece, dopo 16 ore dall’esposizione, la maggioranza delle cellule cancerogene erano state eliminate.
Uno studio precedente inerente le cellule della leucemia ha ottenuto dei risultati ancora più sorprendenti. Entro 8 ore, la maggioranza delle cellule cancerogene erano state eliminate.
Una possibile spiegazione potrebbe essere l’alta concentrazione di ferro nelle cellule della leucemia. “Hanno la più alta concentrazione di tutte le cellule cancerogene”, spiega Lai. “ Le cellule della leucemia possono contenere 1000 volte più ferro delle cellule normali.
Il prossimo passo sarà l’esperimento sugli animali. In misure minime, questi esami sono già stati eseguiti. In uno studio precedente, un cane con un cancro alle ossa, in una misura tale che impediva al cane di camminare, ha avuto una guarigione completa entro cinque giorni. Comunque, degli studi più profondi andrebbero eseguiti.
Se questo procedimento adempirà le aspettative, rivoluzionerà il trattamento di alcuni tipi di cancro, dice Lai. La meta sarebbe di arrivare ad un trattamento che si possa fare a casa e per via orale.
Lai dice: “Sarebbe molto facile e le nostre ricerche potrebbero consentirlo”.
Un altro vantaggio sarebbero i costi – un prezzo molto a buon mercato di $ 2 per dosaggio. E grazie alle migliaia di persone che hanno già provato l’Artemisinin per il trattamento contro la malaria, possiamo dire che abbiamo abbastanza prove per dimostrare che l’Artemisinin è senza effetti collaterali.” Qualunque cosa succeda, una parte della lode va ai naturopati sconosciuti di altri tempi . “ La cosa più straordinaria, è che i cinesi l’avevano adoperato già dai tempi remoti”, dice Lai. “ Noi gli abbiamo solo dato una nuova applicazione"
Posologia Pianta
- Per la digestione
(Portare l'acqua e la droga ad ebollizione e lasciare bollire per 5-7 minuti; filtrare e berla calda).
- Per regolarizzare le mestruazioni
- Come stimolante in caso di gravi malattie
Elisir
15 g di Artemisia Annua , 7 g di cedrina e 325g di alcool per alimenti. Lasciare macerare il composto per almeno 14 giorni; aggiungere in seguito 350g di zucchero grezzo (zucchero di canna) e 350 ml di acqua . Lasciare riposare per un mese.
Assunzione dell'Elisir, un bicchierino dopo i pasti per attenuare i dolori e il freddo.