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Ipilimumab, low cost drug - post mastoplastica tumorale


Arriva in questi giorni sul mercato Spagnolo, il nuovo farmo della Novartis che permette ai pazienti che hanno subito una mastoplastica di vivere una vita "normale" per circa un anno, senza doversi sottoporre ai pesantissimi cicli di chemio. Questo primo passo in Spagna, farà si che il farmaco diventi fruibile in tutti i paesi della Comunità Europea.
Il farmaco ha un costo ridotto in Spagna (di soli 4 euro) ed un semplice utilizzo, consentendo fino a un anno di vita senza chemioterapia!.


Ma cosa dovrebbe essere questa nuova pillola?

I dati sono stati diffusi nel corso del meeting dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology), tenutasi a Chicago, in cui si sono riuniti più di trentamila oncologi provenienti da tutto il mondo per presentare nuovi farmaci contro diverse forme di tumore.  
I risultati, resi pubblici in questi giorni, si aggiungono a quanto già noto circa l’azione dei farmaci denominati inibitori dell’aromatase, un'importante arma in più contro il cancro al seno, che colpisce in un anno 1,2 milioni di donne nel mondo.
L'importante scoperta è l'anticorpo monoclonale Ipilimumab della Novartis, farmaco utilizzato molto frequentemente nelle terapie di tipo immunologiche, adoperato insieme alla chemioterapia tradizionale con la dacarbazina, migliora la sopravvivenza dei soggetti che presentano un melanoma metastatico perché il farmaco stimola l'organismo a formare delle difese specifiche contro il tumore, distruggendo così solo le cellule metastatiche.  
Lo stesso risultato è stato ottenuto dallo Scandinavian Sarcoma Group che ha condotto uno ulteriore studio utilizzando l'imatinib nel trattamento dei tumori stromali intestinali, scoprendo così che il farmaco produce importanti vantaggi per i pazienti che sono stati sottoposti ad interventi chirurgici per quanto riguarda la sopravvivenza. 
L'Ipilimumab inoltre, riduce la diffusione delle metastasi del 40%. 
Questa nuova pillola dovrebbe andare a sostituirela la terapia ormonale Femara (prodotta da Novartis) anchessa in grado di ridurre il rischio di morte del 39% rispetto alle donne che hanno assunto un placebo.
Il Femara, conosciuto genericamente con il nome Letrozolo, riduce il rischio della metà, per le donne già curate con la terapia standard, che si ripresentino il cancro e le metastasi, ma perde la piena efficacia dopo cinque anni e può avere effetti collaterali: dolori alle ossa e aumento del rischio di soffrire di osteoporosi.
Mentre dal Canada arrivano altre buone notizie riguardo il cancro al seno poiché in uno studio è stato dimostrato definitivamente che l'exemestane, inibitore dell'aromatasi, somministrato a donne nel periodo successivo alla menopausa riduce la comparsa del tumore del 65%. 

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